Confronto fra Brunelleschi e Donatello

Entrambi gli artisti realizzano dei crocifissi lignei.
Brunelleschi, che è orafo e scultore oltre che architetto,  lo ha realizzato per la chiesa di S.M.Novella a Firenze tra il 1410 e il 1415 ma pochi anni prima,  tra il 1406 e il 1408 , Donatello ne aveva fatto uno per la chiesa di S.Croce sempre a Firenze.
DONATELLO _ Ritratto
                                                                                                                                                     Il crocifisso del Brunelleschi è estremamente elegante nell’impostazione della figura; aveva pensato ad una visione da tanti punti di vista e aveva curato proprio la definizione della forma in modo che fosse visibile da tanti punti differenti.
Il dolore di Cristo è molto composto nell’espressione e dal modo in cui apre le braccia, da come tiene le gambe e il corpo sembra quasi di vedere un quadrato dentro un cerchio, come era solito applicare nelle sue costruzioni.
E’ un crocifisso inteso proprio come armonia di proporzioni nello studio della figura.
La tecnica è ancora quella medioevale del legno dipinto policromo.
brunelleschi-crocifisso-ligneo
Brunelleschi due
Il crocifisso di Donatello è molto diverso.
E’ più tozzo nelle proporzioni del corpo e più rude nel volto.
Come modelli, ci dice il Vasari, utilizzava ragazzi qualsiasi di Firenze però appare più credibile, più vero non perfetto come quello del Brunelleschi.
Quindi c’è proprio una differenza notevole di mentalità.
Donatello guarda a Giotto; nel volto l’espressione è atroce , fa impressione, è molto forte.
Anche nel costato è molto realistico il modo in cui sgorga il sangue, l’attaccatura dell’omero, i pettorali sono molto visibili.
Tutta una serie di dettagli che rendono il crocifisso di Donatello più attento alla realtà, all’anatomia.
Infatti quest’ultimo dà scandalo e, come diceva il Vasari, sembrava che avesse messo in croce un contadino.
Non è certo un’espressione nobile.
Eppure Donatello riesce , in questo modo, a portare il dolore di Cristo vicino alla gente comune.
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E questa è la grande differenza tra i due artisti.
L’uno attento alle proporzioni, all’eleganza, alla nobiltà dell’uomo cioè una concezione intellettuale in cui l’uomo è al centro del mondo.
L’altro decide di studiare l’uomo partendo dalla vita terrena.
Sab
 
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